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CAPOLAVORO DI ARCHITETTURA E SPIRITUALITÀ

Zwischen dem Himmel und den Dolomiten

 

Reich an Spiritualität

A 1550 metri di altitudine si trova il luogo di pellegrinaggio più importante dell’Alto Adige: il Santuario della Madonna di Pietralba. Qui, nel corso dei secoli, la basilica barocca detta anche Duomo delle Dolomiti si erge maestosa alle pendici delle montagne della Val d’Ega.

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L’apparizione e la devozione

È il 1553 quando l’eremita Leonhard Weissensteiner, caduto in una gola profonda, è salvato dall’apparizione della Vergine Maria. La cappella nasce quindi come ringraziamento in suo onore.

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Scavando per avviare i lavori di costruzione viene alla luce una piccola statuetta della Madonna in pietra bianca, raffigurante la Pietà. Leonhard interpreta questo ritrovamento come un segno dal cielo e, terminata la cappella, la colloca al suo interno perché sia venerata. Dal 1638 al 1654 si intraprendono i lavori di ristrutturazione per permettere ai numerosi fedeli di assistere alle funzioni religiose. La consacrazione avviene nel 1673 per mano del Vescovo di Trento Sigismondo Alfonso Thun. Nel 1718 è terminato anche l’annesso convento suddiviso in due ali ai lati della cappella centrale che ospita i frati Servi di Maria.

L’architettura esterna esprime il gusto barocco di influenza germanica così come la struttura interna, ricca di stucchi e dettagli dorati, decorata in occasione del 200° anniversario del santuario, nel 1753, dall’artista tardo barocco Joseph Adam Mölck. Sulla destra della chiesa si trova la cappella di San Pellegrino Laziosi, invocato come protettore dei malati di tumore, che precede il corridoio delle confessioni. Dall’ingresso del piazzale retrostante si accede alla basilica attraversando il corridoio degli ex voto, con oltre 4mila tra tavole, disegni, fotografie, ricami, dipinti di ringraziamento a Maria per la grazia e i miracoli concessi.

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Diener der heiligen Jungfrau

Die Geschichte des Servitenordens (Ordo Servorum Mariae) geht auf das 13. Jahrhundert zurück, als eine Gruppe von sieben florentinischen Adeligen beschloss, ein gemeinsames Leben in Buße, Armut und Gebet zu führen und sich auf den Monte Senario zurückzog. Die Gemeinschaft bewacht jene Orte, an denen die Heilige Jungfrau ein besonderes Andenken hinterlassen hat. Diese Orte befinden sich zudem an besonders eindrucksvollen Plätzen. Die Serviten sind in Österreich in Innsbruck, Volders, Gutenstein, Maria Loggau, Waldrast und Wien, in Venetien in Verona, Isola Vicentina und Vicenza und in Südtirol in Maria Weissenstein vertreten und dazu berufen, dem Protestantismus der Fürstin Anna Caterina Gonzaga, Erzherzogin von Tirol, entgegenzutreten.

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Galleria dedicata alla Vergine Maria
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Ein erleuchtender Besuch

Majestätisch und strahlend mit ihrem schneeweißen Gewand ist die Wallfahrtskirche Maria Weissentein eine Reise wert. Eingebettet in die Dolomiten des Eggentals und mit seiner fünfhundertjährigen Geschichte bietet das Heiligtum nicht nur ein Wallfahrtsziel, sondern auch eine außergewöhnliche Reise durch die Kunst- und Religionsgeschichte. Montags bis freitags von 16.00 bis 17.00 Uhr besteht die Möglichkeit, an einer Führung teilzunehmen, die von den hier lebenden Brüdern des Servitenordens durchgeführt wird.

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